Sindacalista anarchico alla vigilia della prima guerra mondiale, dopo aver preso parte al conflitto, ricopre numerosi incarichi nel movimento cooperativo romagnolo ed è nominato direttore del Consorzio delle Cooperative agricole e di consumo della zona di Rimini.
Antifascista negli anni del regime, dopo un periodo di esilio in Francia, si trasferisce a Bologna e aderisce al Partito socialista. Diventa membro del CLN provinciale e dopo l’8 settembre 1943 partecipa all’organizzazione di una brigata partigiana sull’Appennino tosco-romagnolo. Nell’inverno 1943-1944 assume la segreteria del CLN regionale dell’Emilia Romagna – incarico che preserva sino alla Liberazione – e nel giugno 1944 è nominato vice commissario del Comando unico militare Emilia Romagna.
Fra i principali dirigenti politici della Resistenza bolognese al momento della liberazione della città, nel dopoguerra contribuisce ad approntare il progetto di legge cosiddetto del "maltolto", per restituire alla cooperazione i beni patrimoniali e immobiliari espropriati dal fascismo.
FASE I - Dal 10/06/1940 al 07/09/1943
FASE II - Dal 08/09/1943 al 31/12/1943
FASE III - Dal 01/01/1944 al 03/06/1944
FASE IV - Dal 04/06/1944 al 12/11/1944
FASE V - Dal 13/11/1944 al 08/04/1945
FASE VI - Dal 09/04/1945 al 02/05/1945
FASE VII - Dal 03/05/1945 al 03/06/1946
Linea Gotica
Fuori dai confini nazionali
Antifascismo e Resistenza
La Resistenza e gli alleati
La Resistenza e l'Europa
V. Grazia, La liberazione di Bologna, in L. Arbizzani, A. Catalbianco, Storia dell’Antifascismo italiano. Testimonianze, Roma 1964, 306-308
V. Grazia, La Resistenza a Bologna. Il Comitato di Liberazione Nazionale, Bologna 1967